Come sappiamo, l’amministratore di condominio ha il diritto (e il dovere) di raccogliere e gestire una grande quantità di dati personali come:

✔️ Nome, cognome e recapiti dei condomini
✔️ Dati catastali degli immobili
✔️ Situazione dei pagamenti delle spese condominiali
✔️ Informazioni su inquilini e altri titolari di diritti reali o personali di godimento

2️⃣ Il registro di anagrafe condominiale

Secondo l’art. 1130 del Codice Civile, l’amministratore deve tenere un registro di anagrafe condominiale con le informazioni aggiornate su proprietari e inquilini. È compito di ogni condomino fornire i dati richiesti.

3️⃣ Rispetto del GDPR: privacy e sicurezza

L’amministratore è considerato un responsabile del trattamento dei dati e deve rispettare il Regolamento UE 2016/679 (GDPR). Questo significa:
✅ Raccogliere solo i dati necessari alla gestione del condominio
✅ Conservare i dati in modo sicuro, evitando accessi non autorizzati
✅ Non divulgare informazioni senza motivo legittimo

4️⃣ Chi può accedere ai dati?
• I condomini possono accedere solo ai dati che li riguardano direttamente.
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• Terzi (fornitori, tecnici, avvocati) possono avere accesso ai dati solo se necessario e con adeguata protezione.

5️⃣ Cosa succede in caso di violazione della privacy?

Se l’amministratore non protegge i dati o li utilizza in modo illecito, può incorrere in sanzioni amministrative e responsabilità civili.

I condomini, inoltre, possono segnalare eventuali irregolarità al Garante per la protezione dei dati personali.

➡️ Trasparenza e sicurezza nel trattamento dei dati sono fondamentali!