Il decreto superbonus, dopo il via libera al Senato del 16 maggio, ottiene anche quello della Camera: il provvedimento quindi diventa legge.
Diverse le novità, tra le più rilevanti quella che prevede la detrazione delle spese sostenute dal primo gennaio 2024 in 10 anni anziché in 4.

🔺LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL DECRETO.

• Cambia ancora il mondo dei bonus, stretta sui lavori di ristrutturazioni: il bonus casa dal 2028 scenderà al 30%.
• Superbonus in 10 rate.
Le spese sostenute dal primo gennaio 2024 per il superbonus (fino ad oggi al 70% e che nel 2025 scenderà al 65%) potranno essere portate in detrazione (con la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2025) in 10 anni anziché in 4.
Viene allungata a 10 anni (dagli attuali 5) anche la detraibilità per il sismabonus e il bonus barriere.
• Spalma-detrazioni.
Questo meccanismo penalizza chi ha più capienza fiscale perché dovrà attendere più tempo per essere totalmente rimborsato. Il governo stima un ammontare di detrazioni fruibili di quasi 12 miliardi tra il 2024 e il 2025.

🔺 BONUS CASA AL 30% DAL 2028
• Nei prossimi anni si ridurrà l’agevolazione per i lavori di ristrutturazione di casa: dal 2028 al 2033, infatti, l’aliquota della detrazione per interventi di recupero edilizio e di riqualificazione energetica scenderà al 30%.

Nel 2024 il bonus è stato confermato al 50%, con un tetto di spesa detraibile di 96mila euro.
Dal 2025, invece, salvo proroghe, l’aliquota scenderà al 36%, con un tetto che dovrebbe scendere a 48mila euro.
• Dal 2025 tutti gli istituti finanziari non potranno più compensare i crediti del superbonus con debiti previdenziali, assistenziali e i premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, pena il recupero del credito con interessi e una sanzione.

Inoltre, banche, assicurazioni e intermediari che hanno acquistato crediti pagandoli meno del 75% del loro valore originario, dovranno ripartire le rate in 6 quote annuali, che non potranno essere cedute e neanche ulteriormente ripartite.  

🔺 FONDO SISMA PER NUOVI INTERVENTI
• Arrivano fondi di 400 milioni di euro per consentire la cessione e lo sconto in fattura nelle zone colpite dai sismi del 2009 e del 2016: potrà però essere usato solo per le “nuove pratiche”.
La cessione e lo sconto riguardano solo ecobonus e sismabonus ma non il ‘Superbonus rafforzato’
• Per il 2025 sono anche previsti due fondi:
uno da 35 milioni per gli interventi di riqualificazione energetica e strutturale, realizzati in altre zone colpite da sismi;
e uno da 100 milioni gli interventi degli enti del terzo settore, onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.

🔺OK AI CONTROLLI DEI COMUNI
• I Comuni potranno fare sopralluoghi nei cantieri del superbonus per verificare eventuali irregolarità. In cambio riceveranno una quota del 50% delle somme riscosse.